In un divertimento crescente, in una esagerazione dopo l’altra un manipolo di ragazzini e ragazzine si immaginano di compiere imprese da super eroi. Ma forse non è tutta immaginazione. Sono tutti lì riuniti al parco del quartiere. Sulla panchina con le gambe a penzoloni; forse si annoiano un po’. Così quando capita un diversivo, un piccoletto che cade dal suo triciclo e si sbuccia un gomito, quel gruppetto di bambini parte con una sparata dietro l’altra: sempre più grossa, sempre più immaginifica: febbri altissime, centinaia di cerotti, gorilla affamati, leoni graffianti, escursioni al polo nord con squali alle calcagna e orsi bianchi famelici sulla banchisa, palazzi in fiamme, stormi di cavallette, serpenti, tori e una dozzina di iene.