Fantascienza
Un romanzo di fantascienza vero e proprio, nel quale in molti potranno trovare riferimenti ai robot di Asimov o agli androidi di Philip K. Dick (i più noti quelli della celebre trasposizione cinematografica Blade Runner), quello che Tommaso Percivale ha recentemente pubblicato con la casa editrice Lapis, sfidando i confini del genere che attualmente tendono a spostarsi, per la fascia d’età adolescenziale, più a chiudere il cerchio sui temi distopici che su quelli della science fiction più classica.
I ragazzi sono abituati a trovare nei libri scenari post-bellici o post-apocalittici che hanno portato una qualche distorsione sociale o ambientale con cui fare i conti per riaffermare le conquiste della libertà e dell’ autodeterminazione, ma meno a familiarizzare con altri temi cari al genere fantascientifico, come l’esplorazione di altri mondi (su questo argomento è un bell’esempio la trilogia di Patrick Ness, anch’essa sul confine labile tra distopia e fantascienza) o il complesso rapporto uomo-macchina.
Vi segnaliamo un’interessante recensione a cura di Federica Pizzi: