Quattro fratelli attraversano il deserto in macchina. I più grandi canticchiano dei versi e, quando la più piccola vuole raccogliere dei fiori per la mamma, si fermano. L’aria è torrida. Non lontano, un edificio – più fortezza che hotel – potrebbe offrire loro ristoro, forse. I grandi entrano e quando arriva la piccola, di loro non c’è traccia. Al loro posto, il Tesoriere, un maestoso leone, la accoglie e le offre del cibo, ma lei vuole solo indietro i suoi fratelli. Per riaverli, dovrà tener fede a un patto…
Una fiaba contemporanea che narra il coraggio di una bambina contro la forza di un incantesimo che potrebbe ammaliare ciascuno di noi. Semplicemente sublime.
Levi Pinfold. La musica non lo abbandona mai e in solitudine suona anche il banjo. Non a caso il suo primo libro è dedicato a Django Reinhardt. Da quando ha cominciato a illustrare libri, Levi Pinfold da anni si è trasferito in Australia e non ha mai smesso di vincere premi. “Django” è stato selezionato nel 2011 per il Best Children’s Illustrated Book Award. Nello stesso anno ha vinto il Booktrust Best New Illustrators Award e nel 2013 la Kate Greenaway Medal per il libro “Cane nero”. Le tecniche che utilizza più spesso sono l’acquerello o la tempera all’uovo. Tra i suoi modelli riconosce Shaun Tan, Alan Lee e Dave McKean ma anche Sendak, e tra i classici spazia da Breugel ai pittori romantici.
Damiano Abeni. Nato a Brescia nel 1956, è epidemiologo e conduce una intensa attività di ricerca clinica, riassunta in più di 100 articoli scientifici apparsi su riviste scientifiche internazionali (per una lista parziale di queste pubblicazioni cercare “Abeni D” sul sito PubMed. Traduce poesia americana dal 1973, quando vinse una borsa di studio che gli ha permesso di studiare un anno in Arizona. Collabora con numerose case editrici e riviste letterarie, e fa parte della redazione di Nuovi Argomenti. È stato Fellow della Fondazione Bogliasco (2008) con un progetto di traduzione delle poesie di argomento italiano di Anthony Hecht, e sarà Fellow della Fondazione Rockfeller (Bellagio, luglio 2010, con Moira Egan), per la traduzione dell’opera di Charles Wright. Nel 2009 è stato ospite al Civitella Ranieri Center. È cittadino onorario della città di Tucson, in Arizona, e di Baltimora nel Maryland, per meriti culturali. Vive a Roma, vicino alla chiesa di San Clamente, con sua moglie, la poetessa Moira Egan. Nel catalogo di Orecchio acerbo ha tradotto “Il pirata e il farmacista” (2013), “Alla ricerca del pezzo perduto” (2013) e “il pezzo perduto incontra la Grande O” (2014) entrambi di Shel Silverstein, “Re Tigre” di James Thurber, illustrato da JooHee Yoon (2014) e “Lindbergh” di Torben Kuhlmann (2014).