Nata a Genova, dove vive e scrive libri, è consulente e docente di comunicazione e tiene laboratori di scrittura, ironica e narrativa, tra cui il Gruppo di Supporto Scrittori Pigri (GSSP). Formazione classica, studi universitari in graphic design, un master in marketing communication, ha lavorato oltre un decennio nella promozione teatrale per poi fare molte altre cose, tipo la portavoce del presidente della Provincia di Genova, la problem solving a budget zero, la testimone di nozze o la scrittrice.
Nel 2009 ha esordito con “C’era una svolta” (Morellini, 2019 per il decennale) per poi dedicarsi ai romanzi: “Chanel non fa scarpette di cristallo” (Castelvecchi, 2011), “Buona fortuna” (Mondadori, 2013 – ed. spagnola per Suma de letras), “Qualcosa di vero” (Feltrinelli, 2015 – ed. tedesca per Thiele-Verlag), “Vittoria” (Feltrinelli, 2018) e “La banda degli Dei” (Rizzoli, 2021 – Vincitore del Premio Selezione Bancarellino 2022).


La banda degli dei
SECONDARIA 1° I/II/III
Barbara Fiorio, illustrazioni di , Rizzoli
€ 16,00
Sofia va in seconda media, ha una casa troppo grande e paura del buio. Giacomo mette pace tra tutti e ha un papà che gli scrive due volte all’anno. Bartolomeo vive con i nonni ed è già tutto ormoni, caramelle e rock’n’roll. Delia si arrampica ovunque, al contrario di suo fratello Leonardo, a cui piace starsene tranquillo a suonare la chitarra. Isabella odia essere a dieta, da grande sogna di fare la veterinaria e porta sempre con sé la sorellina Carlotta, velocissima di gambe e di testa. Sono sette, sono amici. E ogni venerdì, quando si ritrovano nel loro Olimpo, diventano la banda degli Dei: Atena, Marte, Dioniso, Artemide, Apollo, Venere e Mercurio. Tra miti raccontati come solo a dodici anni si può fare e misteriosi furti che sconvolgono le abitudini del loro piccolo paese, queste incredibili divinità un po’ onnipotenti e molto adolescenti si troveranno ad affrontare (e risolvere!) problemi più grandi di loro. Grandi come i genitori, che non ci sono mai o ci sono troppo. Come l’intolleranza e i pregiudizi. Come un libro da pubblicare con le loro sole forze. Perché non si è mai troppo piccoli per essere grandi.