Come il bianco e il nero, anche Debora Vogrig e Pia Valentinis un giorno sono diventate amiche. Condividono il luogo di nascita, l’infanzia e l’adolescenza. A Udine, dove Debora Vogrig vive tuttora con la famiglia, esercita la professione di insegnante di letteratura in una scuola superiore. È autrice di una raccolta di poesie, Corrente multipla, (LietoColle, 2017). La sua prima pubblicazione fu una poesia visiva di mail art (poi inclusa nell’antologia Figure e scritture, Campanotto, 1987), una poesia-cartolina, concepita sul tetto di casa con Pia Valentinis, quando entrambe avevano 16 anni. La cartolina ha viaggiato fino alla pubblicazione in USA del libro Line and Scribble (Chronicle Books, 2020) e ora in Italia con Il bianco e il nero con Orecchio Acerbo. Pia Valentinis vive a Cagliari, ma è nata a Udine, dove si è diplomata all’Istituto d’arte. Ha illustrato libri per bambini con molte case editrici italiane e estere. Il suo primo libro come autrice completa è La duda (Libros del Zorro Rojo 2010). Con Giancarlo Ascari ha scritto e illustrato The green fingers of Monsieur Monet per la Royal Academy of Arts di Londra (2015) poi tradotto in italiano e in francese e altri libri. Nel 2008 ha vinto, come Migliore illustratrice, il Premio Andersen. Ha insegnato per diversi anni illustrazione editoriale al Master dell’Ars in Fabula di Macerata. Conduce laboratori di arte visiva per bambini. Nel 2012 con Raccontare gli alberi, illustrato con Mauro Evangelista (Rizzoli), ha ottenuto il premio Andersen come miglior libro di divulgazione. Nel 2014 è uscita la sua prima graphic-novel, Ferriera, (Coconino Press-Fandango), miglior libro a fumetti al Premio Andersen 2015.

Pia Valentinis e Debora Vogrig
Suggerimenti di lettura


Il Bianco e il Nero
PRIMARIA II/III
Debora Vogrig, illustrazioni di Pia Valentinis, Orecchio Acerbo
€ 14,50
Una città nel buio appare tutta nera e gli unici punti bianchi sono le poche luci accese. Quando il giorno si fa avanti, il Bianco conquista spazio e oltrepassa anche le finestre e al Nero di quella camera non rimane altro che nascondersi sotto il letto. Comincia così un divertente gioco di rimpiattino tra i due colori e una serie di scherzi inaspettati prima di decidere di comune accordo di non farsi la guerra, ma al contrario di trovare tutte le belle cose che nel mondo li vedono vicini: di giorno un bosco di betulle, i ghiacci dei poli con orsi e pinguini, le zebre e le pantere tra savana e giungla e quando torna di nuovo la notte, i due condividono una partita al tirassegno e una a scacchi, la musica di un pianoforte, la lettura di qualche pagina di libro. Un bel contrasto visuale e una metafora della pacifica convivenza.